Alcuni mesi fa usciva il suo libro dal titolo “L’Avventura Italiana” e oggi, grazie alla grande passione per lo studio e la scrittura, l’Avv Davide Cornalba contribuisce con diversi blog di settore offrendo interessanti spunti di approfondimento ai lettori. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo uno di questi contenuti in esclusiva, offerti dal team dell’Avv Davide Cornalba. Continua a leggere!
Prescrizione del diritto al risarcimento dei danni riportati dopo un incidente, l’approfondimento di Maggio 2021 del blog dell’Avvocato Davide Cornalba – avvocato del Foro di Lodi.
Prescrizione del diritto al risarcimento del danno
Il diritto al risarcimento del danno subito a seguito di un fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è avvenuto l’atto. Pertanto è importante conoscere la legge (che non ammette ignoranza). Nel caso di sinistri stradali, invece, la legge spiega che il diritto al risarcimento del danno si prescrive dopo due anni dal giorno dell’incidente. In alcuni casi specifici, in particolare se si applicano le norme penali (dunque avviene un reato), la prescrizione può essere prolungata. Per approfondimenti in merito, si rimanda all’Avvocato Davide Cornalba.
Come comportarsi dopo un incidente stradale
Subire un incidente stradale è un fatto gravissimo, soprattutto se non si ha nessuna colpa. In base all’entità dei danni riportati, si ha a tutti gli effetti il diritto di chiedere un risarcimento. I danni riportati a seguito di un incidente stradale possono essere più o meno gravi, in base ai punti di invalidità assegnati dal medico.
È bene sottolineare che nel momento in cui si fa partire la procedura per la richiesta del risarcimento, l’impresa deve formulare l’offerta entro 60 giorni dalla data in cui è stato avviata la documentazione. Attenzione, però: la denuncia dell’incidente deve essere presentata entro tre giorni. Superati i tre giorni dalla data del sinistro, non si può procedere con la richiesta di risarcimento.
Come si calcola il risarcimento del danno?
A questo punto, scrive l’Avvocato Davide Cornalba di Lodi, è importante comprendere come si calcola il risarcimento dei danni dopo un incidente stradale. La questione è spinosa: i danni riportati infatti possono non essere solo fisici, ma anche morali o psicologici. I danni fisici, che possono includere lesioni permanenti, devono essere documentati da una visita medico legale. Allo stesso tempo, nel risarcimento si includono i danni fisici temporanei, da cui derivano molte problematiche (ad esempio non poter svolgere la propria professione): a tutti gli effetti è il tempo che il soggetto leso impiega a guarire.
Procedura ordinaria e diretta
Per richiedere il risarcimento per i danni subiti, è possibile affidarsi alla procedura ordinaria o diretta. Nel risarcimento diretto si fa riferimento a due veicoli, immatricolati e assicurati in Italia: la procedura si attiva in automatico nel momento in cui scrivete all’impresa. È valida inoltre per richiedere il risarcimento fino a 9 punti di invalidità. Quest’ultimi sono valutati dal medico e dalla sua diagnosi. La procedura ordinaria, invece, include più veicoli coinvolti, oltre a lesioni al conducente e ai passanti. I punti di invalidità in questo caso superano i 9 punti. In questa procedura rientrano anche i veicoli immatricolati all’estero.
Indennizzo diretto cos’è e come funziona: ce lo spiega l’Avv Davide Cornalba
Leggendo questo articolo del blog dell’Avvocato Davide Cornalba scoprirai l’indennizzo diretto e come funziona. Indennizzo o anche conosciuto come risarcimento diretto è ciò che permette di ricevere la liquidazione di un sinistro stradale dalla propria compagnia assicurativa, ciò vuol dire che sfruttando questa possibilità non siamo tenuti a rivolgerci alla controparte. Quindi il processo di risarcimento è molto più rapido, veloce e prevede molta meno burocrazia. C’è da dire però che non sempre questo indennizzo diretto è applicabile anzi si può sfruttare solo in alcuni casi, in questo articolo andremo a scoprire che cos’è precisamente e come poterlo sfruttare.
Che cos’è l’indennizzo diretto
Con indennizzo diretto parliamo di una pratica semplificata che possiamo svolgere per ottenere un risarcimento dei danni, questa procedura è entrata a far parte del nostro quotidiano a partire dal febbraio2007 insieme al decreto Bersani. Esso ci permette di chiedere la liquidazione di un danno che abbiamo subito direttamente alla nostra compagnia assicurativa senza perciò doverci rivolgere alla controparte.
Questo tipo di risarcimento è regolato dalle regole della Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto e permette appunto tempi rapidi. Per poterlo utilizzare vuol dire che dobbiamo verificare se la nostra compagnia fa parte degli iscritti all’accordo, le società italiane sono obbligate ad aderire mentre quelle straniere no.
Come funziona il risarcimento
Come abbiamo già anticipato questo tipo di risarcimento è utilizzabile solo in alcuni casi, in particolare possiamo utilizzarlo quando c’è un urto tra due veicoli entrambi coperti da una Polizza RCA obbligatoria. Entrambi i veicoli devono però essere immatricolati in Italia oppure nelle zone che sono incluse nella convenzione tra queste troviamo Repubblica di San Marino e Città del Vaticano. Il sinistro deve avvenire su territorio italiano e non può coinvolgere più di due veicoli. Grazie ad esso possiamo ricevere un risarcimento per i danni subiti dal veicolo, i danni subiti dalle cose trasportate, lesioni con danno biologico e invalidità permanente fino al 9%.
Quando non si può applicare
Non possiamo applicare questo risarcimento diretto quando l’incidente si è manifestato senza urto tra i veicoli, incidenti in cui sono coinvolti più di due veicoli, incidenti in cui sono coinvolti veicoli immatricolati all’estero oppure ciclomotori sprovvisti di nuova targa. Sono esclusi anche macchine agricole o veicoli speciali. Non si possono risarcire incidenti avvenuti all’estero e neanche lesioni permanenti al conducente o oltre il 9% dell’invalidità permanente.
Come funziona?
Il danneggiato dovrà rivolgersi alla sua compagnia assicurativa e richiedere il rimborso. Dovrà fornire le proprie generalità, il valore del danno subito, le lesioni subite con referto medico ed una descrizione dell’accaduto. Dovrà inoltre comunicare anche i dati dell’altro conducente, il numero di targa e la compagnia assicurativa. La tua compagnia assicurativa ha 90 giorni per rispondere in caso vi siano lesioni fisiche, oppure si riduce a 60 se sono presenti danni materiali, e a 30 qualora sia stato compilato la Constatazione amichevole d’incidente.