Piscine olimpiche: innovazione e avanguardia

logo-49Tra pochi mesi potremo assistere, in televisione o dal vivo, alle Olimpiadi che si svolgeranno a Rio de Janeiro nel 2016. Le Olimpiadi da sempre portano nella nazione che le ospita molti turisti, e proprio per questo gli organizzatori fanno a gara per creare strutture sportive che possano stupire. Per quanto riguarda la piscina c’è poco da stravolgere, poiché per essere regolamentare deve avere delle misure standard. Proprio per questo motivo gli architetti, per stupire atleti e spettatori, si sono concentrati sulle coperture e sulle strutture adiacenti.

Londra 2012

A Londra le gare riguardanti gli sport natatori sono state ospitate presso il London Aquatics Centre. La struttura, che si trova nel Parco Olimpico di Stratford, si presenta con un’architettura davvero particolare: un tetto ricurvo. I materiali utilizzati per tutto l’impianto sono di primissima qualità: per le maioliche si sono rivolti ad un’azienda italiana, mentre per l’acciaio, l’alluminio ed il legno si sono rivolti ad aziende internazionali leader nei vari settori.

Pechino 2008

E’ forse la struttura olimpica più strana e accattivante. Le piscine sono ospitate nel Centro Acquatico nazionale di Pechino, meglio noto come Water Cube. E’ la più grande struttura architettonica ricoperta di EFTE: è un materiale plastico trasparente più resistente e isolante del vetro. Questa copertura consente un maggior passaggio della luce naturale rispetto al vetro, permettendo un risparmio energetico del 30%. L’ecosostenibilità di questa struttura non si limita al risparmio energetico, l’edificio è infatti dotato di vasche per la raccolta di acqua piovana sul tetto, in modo che questa possa essere riciclata e riutilizzata.

Caratteristiche della piscina olimpica

Sicuramente gli architetti si divertono a creare e modificare tutta la struttura che si trova intorno ai vari poli natatori, ma quello che proprio non possono modificare sono le piscine, che per essere ritenute regolamentari devono avere delle caratteristiche ben precise stabilite dalla FINA:

  • la lunghezza complessiva deve essere di 50 m
  • la larghezza di 25 m
  • la piscina deve essere suddivisa in 8 corsie larghe 2,5 m ciascuna
  • la temperatura dell’acqua deve essere tra i 25 e i 28 °C
  • l’intensità della luce sui blocchi di partenza non deve essere inferiore a 600 lux
  • la profondità deve essere di almeno 2 m
  • il volume complessivo deve essere di almeno 2500 metri cubi

Sul lato corto devono essere posizionati i blocchi di partenza, la loro ubicazione precisa è centrale rispetto ad ogni singola corsia. I blocchi devono essere numerati sui quattro lati visibili e la loro altezza può variare da 50 a 75 cm. Da questi blocchi si effettua il tuffo di partenza se si tratta di una gara di stile libero, rana o delfino (nel caso del dorso la partenza avviene in acqua). Per facilitare la virata degli atleti che praticano il dorso, ad un’altezza compresa tra 1,8 e 2,5 m e a 5 m dalla fine della vasca vengono posizionate delle bandierine triangolari.

Queste sono le caratteristiche che deve avere una piscina che ospita i giochi olimpici e i campionati del mondo. Ovviamente se siete interessati alla realizzazione di piscine che abbiano un uso diverso siete liberi di spaziare con le dimensioni.