Finta malattia: come scoprirla

Ci sono diversi segnali che si possono osservare per caprie se un dipendente fa ricorso alla finta malattia, come quelli elencati di seguito. Uno solo non vuol dir molto, ma se si accumulano allora è il caso di sentire un esperto delle investigazioni private.

Malattia dopo le ferie

Chi manda il certificato di malattia proprio il primo giorno che dovrebbe rientrare delle ferie è un dipendente che va tenuto sotto controllo. È un atteggiamento molto sospetto che dovrebbe far drizzare le antenne.

Certificato lunedì o venerdì

Chi invia il certificato di malattia sempre a ridosso del weekend, è molto sospetto. Se la mattia cade spesso di lunedì o di venerdì, significa che è un sistema per allungare il fine settimane stare più lontano possibile dalla scrivania.

Tante ore di permesso

È vero che tutti i dipendenti hanno diritto a una serie di ore di permesso per i motivi più disparati come può esser una visita medica, un parente da accudire, un appuntamento dall’avvocato e via dicendo. Di solito però i permessi sono una risorsa straordinaria per i lavoratori che li richiedono saltuariamente. Chi chiede spesso permesso spesso comunica all’azienda il motivo di tali richieste. Nel momento in cui un dipendente fa spesso richieste per permessi, senza dare troppe spiegazioni e molto più spesso rispetto agli altri colleghi, potrebbe equivalere a sentire “puzza di bruciato”.

Giorni di ferie sempre finiti

Al girono d’oggi in tutte le aziende è obbligatorio usufruire dei gironi di ferie e finirli tutti entro l’anno. Ci sono però delle piccole sottigliezze che sommate una all’altra, possono far intuire che un dipendente non è così onesto e ligio come sembra. Molti dirigenti e capi ufficio si trovano a fine anno a fare il conto con le ore di ferie non godute e spingere i dipendente a prenderle. Tuttavia, c’è sempre un collega o due che hanno già usufruito di tutte le ferie e ogni anno è così: non si perdono mai la possibilità di stare a casa pagati!

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