Il vantaggio di usare microfoni a condensatore

neumann-u87ai-microfoni-condensatori-dinamici-valvolari-nastroIl microfono a condensatore fu inventato da Georg Neumann, fondatore della notissima fabbrica che porta il suo nome e che continua a costruire ancora oggi alcuni tra i migliori (e più costosi) microfoni di questo tipo. Incredibilmente alcuni dei primi modelli di Neumann (si pronuncia noiman) risalenti al 1930 o ad anni successivi erano talmente ben fatti, nonostante la tecnica di costruzione di allora fosse totalmente artigianale, da poter essere ancora oggi usati nei moderni studi di registrazione. Quelli costruiti oggi poi costituiscono veri miracoli di tecnica.

Uno dei motivi della fedeltà di riproduzione di un microfono a condensatore è che la lamina ultrasottile che costituisce il diaframma è molto più sottile e leggera del diaframma di un classico microfono dinamico, già molto sottile. La capsula microfonica a condensatore può quindi seguire molto facilmente i movimenti impressi dalle onde sonore che colpiscono il diaframma e questo significa in pratica che esso riproduce in modo più naturale e trasparente il suono.
Come dicevamo nella prima parte di questo articolo, il segnale della capsula deve essere trasformato in impulsi elettrici. Per questo esiste un apposito circuito elettronico all’interno del microfono che ha il compito di interpretare ed amplificare i segnali. Perchè funzioni però questo circuito deve essere alimentato dalla corrente elettrica. In genere la tensione è a 48 volt, ma di basso amperaggio, e di solito l’alimentazione dei microfoni da studio di questo tipo è ‘phantom’ cioè esterna e viene fornita direttamente dal mixer o dal preamplificatore a cui il microfono è collegato  tramite la presa che porta all’esterno il segnale proveniente dalla capsula microfonica.

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