Cosa bisogna sapere sull’aspirapolvere

Conoscere tutte le caratteristiche dell’aspirapolvere è il modo migliore per imparare a utilizzare questo elettrodomestico nella maniera più efficace, senza perdere tempo e senza fatica. Alleato fondamentale per le pulizie di casa, è contraddistinto da una potenza che di solito va da un minimo di 1300 a un massimo di 1600 watt: si parla non della potenza di aspirazione ma del consumo elettrico.

La potenza di aspirazione, infatti, dipende dalla combinazione tra il flusso di aria e la depressione: il suo valore deve essere non inferiore ai 250 watt perché l’aspirapolvere possa essere considerato efficiente. Il consiglio è quello di comprare un apparecchio che sia dotato di un dispositivo di regolazione direttamente sull’impugnatura, per una gestione più semplice che non richieda di piegarsi verso il basso tutte le volte che è necessario intervenire sull’intensità. Per altro, ormai in commercio non è difficile trovare modelli con la regolazione elettronica, capaci di riconoscere il tipo di superficie con cui hanno a che fare e di modificare la potenza aspirante in automatico.

Consigli per gli acquisti

Per avere un’idea di ciò che propone il mercato, si può dare un’occhiata al catalogo di Puliremeglio, dove sono disponibili – tra l’altro – sacchetti Folletto compatibili. Prima di acquistare l’aspirapolvere, può essere utile prendere in considerazione il peso del modello che si è interessati a comprare, sapendo che sopra gli 8 chili la maneggevolezza potrebbe risultare piuttosto complicata.

D’altro canto la tecnologia ha compiuto passi da gigante anche da questo punto di vista, e oggi non è difficile trovare modelli compatti leggeri al punto da poter essere portati senza problemi anche a tracolla. Per quel che concerne il cavo di alimentazione, invece, dovrebbe essere lungo non meno di 6 metri (meglio ancora se si arriva fino a 8 o 9 metri), così da permettere di muoversi in modo agevole per la casa senza che si sia costretti a cambiare presa per la corrente troppo spesso. Ovviamente sono da prediligere le soluzioni con l’avvolgimento automatico, in modo tale che se il filo non viene usato per la sua intera estensione non vi siano intralci.

Quali caratteristiche considerare

Un’altra delle peculiarità di cui è bene tenere conto riguarda la capacità minima dei sacchetti di raccolta, di almeno 2 litri e mezzo; le soluzioni più innovative che si trovano sul mercato sono costituite da carta biodegradabile e, per di più, presentano una chiusura che fa in modo che la polvere non possa fuoriuscire nel momento in cui il sacchetto viene cambiato. In altri casi, invece, il sacchetto di carta tradizionale non c’è più, dal momento che al suo posto è previsto un contenitore in plastica rigido, che ha il doppio pregio di poter essere estratto con facilità e pulito con altrettanta semplicità.

Dovendo scegliere l’aspirapolvere, può essere utile valutare anche la quantità e la qualità degli accessori che vengono forniti in dotazione: in genere non mancano la bocchetta per i tappeti e la bocchetta per i mobili, che consentono di rimuovere lo sporco evitando di rovinare le superfici con cui entrano in contatto, così come è quasi sempre presente il tubo telescopico, da accorciare o allungare in base alle esigenze. La spazzola feltro serve a non rigare il parquet, ma ci sono anche molte altre bocchette ad hoc, per le fessure più piccole. Chi ha la moquette dovrebbe ricordarsi di verificare se del pacchetto fa parte anche una turbospazzola.

Per far in modo che l’aspirapolvere sia sempre efficiente e funzioni alla perfezione, è indispensabile una sua corretta manutenzione: ciò vuol dire, per esempio, ricordarsi di sostituire il filtro con regolarità. Ce ne sono di diversi tipi: quello a carboni attivi è vantaggioso perché favorisce l’espulsione di aria pulita, separando la stessa dalla polvere, che così non viene rimessa in circolo.